Siete alla ricerca di nuovi Key Performance Indicators (KPIs)?

Torno per parlarvi ancora di KPIs (Key Performance Indicators), avevo già postato qualche tempo fa il link a kpilibarary.com, un sito che raccoglie gli indicatori suddividendoli per tipologia. C’è un’altra fonte, che a me è parsa molto interessante, che pubblica una sorta di manuale contenente indicatori di vario genere, anche questa volta divisi per tipologia. Si tratta di uno studio del Gartner Group intitolato: The Gartner Business Value Model: A Framework for measuring Business Performance. Dal titolo capiamo subito che non si tratta solamente di una raccolta di KPIs, ma piuttosto di un modello di misurazione della performance basato su indicatori di diverse aree che vengono in questo caso divise in: Demand Management, Supply Management e Support Services, l’idea è quella di incastonare questo modello in altri sistemi, come ad esempio la Balanced Scorecard. E’ bene inoltre precisare come questo progetto faccia parte del WICI un network che si propone di trovare standard di reporting per gli intangible assets e il capitale intellettuale (ma non solo), quindi uno degli scopi del progetto Gartner è proprio quello di standardizzare gli indicatori (KPIs) per area.

Quello che personalmente ho trovato più interessante però, sono proprio gli indicatori stessi e il modo in cui vengono presentati. Per ogni area si trova un set di indicatori che viene dettagliatamente illustrato con relativa metodologia di calcolo ed esempi. Il documento, che è scaricabile gratuitamente a questo link, può essere un utile manualetto da tirare fuori nel caso sia necessario utilizzare qualche nuovo KPI, io l’ho sfogliato per intero e mi ha dato dei suggerimenti interessanti per alcuni report che devo sviluppare.

Alla prossima!

Simone

La festa del capitale umano

Visto che oggi è la festa dei lavoratori e visto che questo blog si occupa di capitale intellettuale, potremmo dire che oggi sia la festa del capitale umano :-)! Vorrei segnalarvi un link, con un filmato che parla degli italiani espatriati in cerca di lavoro e soprattutto di futuro! Il nostro capitale umano migliore sta emigrando, dobbiamo riflettere!

Guardate il video! Dal blog di Sergio Nava “La fuga dei talenti

Simone

Disegnare un’azienda con il LEGO!

Leggendo il nuovo libro di Mary Adams e Mike Oleksak, “Intangible Capital”, del quale magari vi riferirò più avanti la mia impressione quando l’avrò terminato , mi sono imbattuto in un curioso metodo di rappresentazione dell’impresa che utilizza i classici tre elementi del capitale intellettuale: capitale umano, capitale clienti (relazionale) e capitale strutturale. Adams ed Oleksak attraverso il LEGO, sì avete capito bene proprio il LEGO con cui giocavamo da bambini ,  rappresentano il meccanismo di funzionamento degli intangibles di un’azienda. Come potete vedere dalla figura, ad ogni pezzo corrisponde  un componente  del capitale intellettuale, mentre ad un altro mattoncino è affidato il compito di rappresentare il prodotto che viene venduto (più in generale nel modello il pezzo color oro, rappresenta la fonte di fatturato dell’impresa).

© Mary Adams & Mike Oleksak, 2010

Rivedere i pezzetti del Lego utilizzati in questo modo, mi ha fatto pensare ai tempi andati, dovrei averne una bella collezione in soffitta da qualche parte! Comunque state tranquilli se volete cimentarvi in questo metodo non è necessario rimettersi a giocare come si faceva un tempo, ho scoperto, sempre seguendo un link citato nel libro, che ora esiste il LEGO digitale! Potete scaricarvelo gratuitamente da questo link ldd.lego.com/download.

Tornando ora agli aspetti meno ludici della questione (come forse state immaginando io ero un vero appassionato di Lego), il metodo proposto è sicuramente interessante, potete scaricare un PDF dove viene illustrato per intero con l’ausilio di alcuni  esempi.

Personalmente trovo il sistema del LEGO geniale dal punto di vista visuale, l’idea incorpora in se l’incastrarsi dei pezzi l’uno sull’altro e questo è sicuramente un valido modo per rappresentare le connessioni che ci possono essere tra i vari componenti del capitale intellettuale. C’è invece margine di discussione sugli aspetti concettuali, come ho già discusso in un post precedente.

Qui potete trovare degli esempi, uno relativo ad un’azienda di apparecchiature medicali e l’atro che invece si riferisce ad un’impresa che commercializza pavimentazioni

Credo che il sistema LEGO si presti anche per altri usi e possa essere un ottimo metodo visuale per rappresentare anche altri fenomeni e poi col programmino si torna un po’ indietro nel tempo, provare per credere!

Simone

Key Performance Indicators: un link interessante

Uno dei problemi principali che attanaglia chi si occupa di misurazione degli intangibles, è quello di trovare gli indicatori giusti, molte metodologie forniscono infatti quella che è l’intelaiatura del sistema di misurazione, ma non ci dicono quali indicatori usare, anche perché, se ci troviamo di fronte ad una scorecard, non possiamo immaginare di avere un set di indicatori che possa essere universalmente valido per tutte le aziende. Certamente, ci saranno alcuni parametri che si riveleranno utili in molti casi, ma per tenere conto delle specificità di ciascuna impresa o di ciascun reparto è necessario costruire indicatori ad hoc. Creare un nuovo parametro può essere rischioso e può condurci su sentieri che sapremo essere sbagliati solo quando in un secondo momento analizzeremo i risultati che abbiamo ottenuto dal monitoraggio effettuato. Per questa ragione potrebbe essere interessante confrontarsi con chi potrebbe aver avuto le nostre stesse necessità, verificando quali indicatori sono già stati sviluppati.

Proprio qualche giorno fa mi sono imbattuto in un sito che fa al caso nostro, si chiama kpilibrary.com ed è una sorta di community sui Key Performance Indicators (KPIs), dove è presente un vasto archivio con numerosi indicatori (al momento ne dichiara circa 6000) consultabili sia attraverso un catalogo che tramite una funzione di ricerca.

Personalmente ho trovato questa community utile, certo non aspettatevi un indicatore per ogni vostra domanda, ma piuttosto dategli un’occhiata con un occhio critico e utilizzatelo come base di partenza e/o confronto, forse potrà esservi utile per evitare qualche spiacevole sorpresa o vi potrà far scoprire qualche parametro interessante.

Piccola avvertenza: visto che si tratta di un sito gestito da un’azienda che si occupa di Performance Measurement Systems, aspettatevi un po’ di pubblicità dove cercheranno di proporvi i loro prodotti.

A presto!

 

Simone